Nonostante il contesto politico ed economico turbolento, nove PMI europee su dieci stanno accelerando la loro transizione ecologica.
La terza edizione del barometro Argos x Boston Consulting Group (BCG) mostra come la transizione ecologica sia di fondamentale importanza per l’ampia maggioranza delle aziende europee di medie dimensioni intervistate. Il barometro ha incluso per la prima volta il Regno Unito e ha coinvolto 700 aziende di medie dimensioni in sette paesi europei. I risultati mostrano inoltre che l’85% delle aziende intervistate (18 punti in più rispetto al 2024) considera la decarbonizzazione un’opportunità strategica e sta strutturando di conseguenza le proprie strategie per ridurre le emissioni. Spinti dalla domanda dei clienti e dai requisiti normativi, le aziende intervistate affermano che i vincoli finanziari rappresentano il principale ostacolo ad intraprendere azioni per favorire la transizione ecologica.
Cresce il consensus sull’importanza critica della transizione ecologica
La transizione climatica è una priorità assoluta per le aziende di medie dimensioni: l’88% la considera “importante” o “critica”. I loro obiettivi principali riguardano la riduzione delle emissioni di gas serra (GHG), la prevenzione dell’inquinamento e lo sviluppo dell’economia circolare. Per l’85% delle aziende, la riduzione delle emissioni di GHG rappresenta un’opportunità strategica, con un aumento di 18 punti percentuali rispetto al 2024. Questa percentuale è aumentata in tutti i settori, comprese le aziende del settore agricolo e agroalimentare, dove ha raggiunto l’80% nel 2025, rispetto a un mero 50% nel 2024.
Il livello di commitment non diminuisce nonostante il contesto politico ed economico incerto
Nel 2025, l’88% delle aziende europee di medie dimensioni sta adottando misure a sostegno della transizione ecologica nonostante l’instabilità del contesto politico e quasi la metà di esse (48%) sta investendo nella decarbonizzazione. Il loro approccio ha raggiunto un nuovo livello di maturità, con il 32% che investe secondo un piano strutturato e predispone roadmap chiare – un dato tre volte superiore rispetto al 2023. Lo slancio sta crescendo, anche tra le aziende che non hanno ancora investito nella decarbonizzazione, con il 65% che prevede di valutare la propria impronta di carbonio nei prossimi tre anni.
La transizione ecologica è più di una semplice questione di compliance: è un vero e proprio motore strategico di performance per le aziende, che sta già offrendo benefici tangibili in termini di potenziale commerciale ed efficienza operativa. Tuttavia, il 62% di esse cita ancora i vincoli finanziari come un ostacolo agli investimenti.
Simon Guichard, Partner di Argos Wityu, ha dichiarato: “Questa terza edizione evidenzia il ruolo chiave svolto dai fondi di investimento nella strutturazione delle strategie di decarbonizzazione delle aziende di medie dimensioni: tra le aziende supportate dai fondi di investimento, il 13% in più si impegna per la decarbonizzazione rispetto a quelle che non lo fanno. Ciò conferma che il nostro ecosistema fornisce un supporto cruciale nell’aiutare le nostre aziende a raggiungere la loro transizione ambientale.”
Le iniziative sono motivate principalmente dalla pressione dei clienti
Tra i principali fattori trainanti della decarbonizzazione, il 63% delle aziende menziona il conseguente aumento dell’attrattività per i clienti, soprattutto nel mercato B2B. Il 29% considera la decarbonizzazione un vantaggio competitivo e oltre la metà (53%) si aspetta che diventi un fattore distintivo chiave, aprendo le porte a nuovi mercati e aiutando a conquistare quote di mercato.
Dopo la domanda dei clienti, le normative continuano a essere il principale fattore trainante della decarbonizzazione, con il 70% delle aziende che le considerano una leva chiave per strutturare la propria strategia di decarbonizzazione. Tuttavia, metà degli intervistati ritiene che la complessità delle nuove politiche e la loro mancanza di chiarezza rappresentino un ostacolo all’adozione di misure.
Ferrante Benvenuti, Managing Director and Partner di BCG, ha dichiarato: “Quando le grandi aziende calcolano le proprie emissioni, le medie imprese rientrano nello Scope 3 e rappresentano il 60% delle emissioni indirette delle grandi aziende. Di conseguenza, svolgono un ruolo cruciale nella decarbonizzazione delle catene del valore. Questa interdipendenza sta aumentando la pressione in tutti i settori, e in particolare nel mercato B2B, sebbene la domanda dei consumatori sia anche una motivazione importante in termini di relazioni B2C”.
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Metodologia
L’indagine è stata condotta da OpinionWay su un campione globale composto da 700 aziende di medie dimensioni in cinque regioni europee (Francia, Germania, Italia, Benelux e Regno Unito), con 150 aziende per regione, ad eccezione dell’Italia (96). Il 79% degli intervistati ricopre ruoli manageriali, mentre i restanti hanno responsabilità diretta in materia di CSR. L’indagine ha coinvolto circa 100 aziende di medie dimensioni, pubbliche o private, in ciascuno dei sette settori cruciali per la decarbonizzazione, con un fatturato inferiore a 500 milioni di euro e un numero di dipendenti compreso tra 50 e 1.000. Lo studio mira a misurare le tendenze negli sforzi di decarbonizzazione delle aziende di medie dimensioni, evidenziando il ruolo chiave che svolgono nella lotta al cambiamento climatico. Con questo barometro, Argos Wityu e BCG mirano a monitorare queste tendenze e a supportare le aziende di medie dimensioni nel loro percorso verso un futuro più sostenibile.
Per ulteriori informazioni, consulta il report dettagliato.
Informazioni su Argos
Un’azienda, due strategie. Argos Wityu è un gruppo europeo indipendente di private equity che supporta la trasformazione e la crescita di PMI e mid-cap.
Con 2 miliardi di euro di asset in gestione e 35 anni di esperienza, Argos ha supportato finora oltre 100 aziende e opera da uffici ad Amsterdam, Bruxelles, Francoforte, Ginevra, Lussemburgo, Milano e Parigi. Il gruppo mira ad acquisire partecipazioni di maggioranza e investe tra 10 e 100 milioni di euro per operazione attraverso le sue due strategie:
- Il fondo Argos Climate Action (articolo 9 del SFDR) mira a formare i campioni ambientali europei facilitando la loro transizione dal grigio al verde.
- Il fondo Argos Mid-Market aiuta le aziende ad affrontare i passaggi di proprietà al fine di accelerare la crescita.
Informazioni su Boston Consulting Group
BCG collabora con leader del mondo imprenditoriale e sociale per affrontare le loro sfide più importanti e cogliere le loro maggiori opportunità. BCG è stata pioniera nella strategia aziendale fin dalla sua fondazione nel 1963. Oggi lavoriamo a stretto contatto con i clienti per adottare un approccio trasformativo volto a favorire tutti gli stakeholder, consentendo alle organizzazioni di crescere, costruire un vantaggio competitivo sostenibile e generare un impatto sociale positivo.
I nostri team globali e diversificati vantano una profonda competenza settoriale e funzionale e una gamma di prospettive che mettono in discussione lo status quo e innescano il cambiamento. BCG offre soluzioni attraverso consulenza manageriale all’avanguardia, tecnologia e design, nonché iniziative aziendali e digitali. Lavoriamo secondo un modello collaborativo unico all’interno dell’azienda e a tutti i livelli dell’organizzazione del cliente, guidato dall’obiettivo di aiutare i nostri clienti a prosperare e consentire loro di rendere il mondo un posto migliore.